“In confronto all’entità del sisma le vittime sono state poche, potevano essere molte di più. Nel male c’è stata comunque una parte di fortuna”
L’ha detto oggi Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti a Poggio Picenze.
Ragionando a mente fredda, certo, è così.
Però (c’è sempre un però) non posso fare a meno di chiedermi: quanti morti dovevano esserci per poter affermare che il terremoto in Abruzzo è stata una catastrofe?
Possibile che 295 morti e 28mila sfollati siano cifre di poco conto?
Ebbene, ci sono paesi dove eventi sismici di portata ben più grave al massimo causano una decina di vittime. In Giappone, per esempio. Invece in Cina, il sisma che l’anno scorso colpì il Sichuan (di 7,8 gradi della scala Richter) uccise 10mila persone. Allora, quella sì che è vera tragedia!
Senza voler scadere nel retorico, ma anche una sola morte rappresenta una tragedia per altre persone, per i familiari, gli amici…
Il punto, temo, sia proprio questo: quando vediamo in televisione la gente che piange i propri cari ci sembra di guardare un film, una fiction qualsiasi, arriviamo pure a commuoverci, però, poi… tutto passa e il dolore altrui si scioglie in un sentimento terribile quanto inflazionato: la pietà. Ma non come la intendevano gli antichi romani, la pietas che ispirava nobili azioni. No, sto parlando della pietà vespiana, fatta di plastici, di racconti strazianti, che sconfinano nel morboso, a tal punto da sembrare finzione. La pietà che anestetizza, perché simile alla finzione, dove i morti sono solo numeri. O storie strappalacrime, drammatiche. Mai persone, esseri umani…
L’ottimismo di Berlusconi
16 aprile 2009
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16 aprile 2009 a 14:09
Credo che tu abbia colto nel segno. In Italia non esiste vera informazione. Esiste la spettacolarizzazione degli avvenimenti. Questo avviene perchè raccontare fatti strazianti, come giustamente dici tu, fa aumentare l’audience, però non si deve approfondire il racconto, o cercare contenuti, perchè queste cose, spesso sono scomode, e invece, per chi controlla “l’informazione” nulla deve turbare l’immagine di Paese dorato che Berlusconi cerca di trasmettere.
16 aprile 2009 a 14:43
I morti che si potevano evitare sono sempre morti di troppo. E per un terremoto di 5,7 di magnitudo, 294 morti sono troppi. Anche perché palazzi che dovevano essere di cemento armato non lo erano… Questo non è ottimismo, è ipocrisia