Vigilanza Rai, Villari a Veltroni: non mi dimetto. E non me ne vado dal Pd
Riassunto delle puntate precedenti: Elezione del giudice della Corte Costituzionale e della Vigilanza Rai. La maggioranza dice: Noi votiamo Orlando se voi votate Pecorella e l’opposizione risponde: No, Pecorella no, non ci piace. E di nuovo: No, la vigilanza Rai no, la Consulta è una cosa seria, noi andiamo avanti con Orlando, allora il PDL ribatte: Noi votiamo Frigo, e Walter: Va bene Frigo, ma Tonino dice no, su Orlano non si discute. Rispondono dall’altra parte: No, Orlando no, è mafioso (perché Dell’Utri?). Allora fumata bianca, fumata nera, e infine fumata tricolore (nel frattempo Pannella fa l’ennesimo sciopero della fame e della sete, ma dopo tutti questi anni, nessuno gli ha detto che non siamo in India???): La maggioranza (più un paio del PD) vota Villari. E Walter dice no, deve dimettersi (altrimenti mi si incazza Tonino e poi chi lo sente!). Allora Villari si ribella e dice (più o meno): Col cazzo che mi dimetto, c’ho una poltrona e col piffero che la mollo! E sul PD afferma (questa volto cito): Il Pd e’ casa mia, non me ne vado!
Noi bimbi di seconda elementare in genere ci comportiamo così…
18 novembre 2008 a 16:04
tristezaaaaaaa!
18 novembre 2008 a 16:17
ma oggi Villari ha detto che prenderà tempo (sul sito di Repubblica hanno fatto il countdown!)
Ps: peccato solo che è tifoso del Napoli!